A more mio, ti ammiro e ti sfuggo, mi struggo nel
D esiderio di immergermi nell' abisso profondo del tuo sguardo,
O rlando di luce la tua sublime figura,
R accolgo con gioa frammenti della nostra storia quando come un fuoco d'
A rtificio illuminasti il mio cielo ed io
R inacqui su quella bocca grondante mistero sciogliendo in me il gelo,
E mulando il sole mi abbigliai l'anima con folti raggi d'ardore, irradiando sul tuo volto un profuso intenso calore.