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lunedì 26 giugno 2017

Ansel e Aretel - Tautogramma in A
di Vittoria Alices




Assai anni addietro, Adolfo, agricoltore abbastanza assennato, ammogliato ad Angelina, acida arruffona, abitava accanto ad aree assai alberate. Arduo addentrarsi! Analizzandole, apparivano anguste, angoscianti.
Angelina, assai amata, aveva avuto Ansel assieme ad Aretel.
Allattò ambedue.
Abitando, appunto, accanto ad aree alberate, Ansel, assieme ad Aretel, ambendo ad assomigliare agli adulti, avevano azzardato ad andarci, aspirando ad acciuffare animaletti; appena addentratisi, avvertendo animali abietti avvicinarsi, atterriti, avevano arretrato.
Addirittura Adolfo, ampiamente abituato ad affrontare animali aggressivi, addentrandovisi, accusava aritmie anomale.
Ahimè, anche ammazzandosi ad arare, ad acchiappare animali adatti all’arrosto, Adolfo arrivava all’abituro alquanto avvilito: «Abbiamo ancora alimenti, Angelina? Avevo avvistato alcune antilopi, accidenti! Almeno abbiamo altri asparagi… apprestati ad arrostirli!».
Angelina, assai affamata, appariva arrabbiata: «Abbiamo aria, Adolfo, aria aria aria!».
Ansel, assieme ad Aretel, affamatissimi, avevano aspettato Adolfo, attendendo alimenti…
«Addormentatevi!» affermò Angelina, alquanto alterata.
Appena apparvero addormentati, agitandosi, affermò: «Adolfo ascoltami, abbiamo abbastanza alimenti adatti ad appagare anoressici… ammettiamolo!» Adolfo, assai abbattuto, ascoltava.
Anche Ansel, anziché addormentarsi, ascoltava attentamente.
«Attrèzzati! All’alba accompagnerai Ansel, assieme ad Aretel, all’area alberata! Abbandonerai ambedue!»
Adolfo, atterrito: «Abbandonare Ansel assieme ad Aretel? Azione abominevole! Assurda! Amo ambedue assai!»
«Appunto Adolfo» affermò Angelina assai accaldata: «ami Ansel ? Ami Aretel? Allora accompagnali! Abbandonali! Almeno avranno alternative!».
Adolfo, assillato, acconsentì.
All’alba accompagnò Ansel, assieme ad Aretel, all’area alberata.
Ansel, avendo ascoltato accuratamente Angelina, aveva accumulato abbastanza aghi, asportandoli agli abeti.
Adolfo abbracciò ambedue, abbandonandoli all’aria aperta, accanto ad alti alberi.
Andò all’abitazione ad avvertire Angelina.
Appena andò, Ansel, avendo abbandonato alcuni aghi, attraversando aree alberate assieme ad Adolfo, arrivò ancora all’abitazione.
Adolfo accolse ambedue allegramente. Anche Angelina appariva abbastanza allegra… appariva.
Appena Ansel assieme ad Aretel andarono ad addormentarsi, avvampandosi, ammonì Adolfo: «Allocco! All’alba andrai ancora ad abbandonarli! Adesso attento! Allontanali adeguatamente!».
Adolfo, affranto, acconsentì ancora.
Avventurandosi assai, abbandonò Ansel, assieme ad Aretel accanto ad un albero. Aretel, accucciata, appariva atterrita.
«Aretel, andiamo!» affermò Ansel. Avendo accumulato ancora aghi.
Accidenti! Alti abeti, agitandosi, avevano abbandonato altri aghi! Adagiati attorno all’area abbondavano.
Afflitti, abbracciandosi, andarono avanti.
Attraversando anfratti assurdi, arrivarono ad ampia area aperta.
Accasciandosi, affaticati, affamati, anche assetati, avvistarono abitazione astrusa: abbastanza altina, aveva, appiccicati addosso, abbondanti alimenti assai accattivanti. Ambedue, alzandosi, affermarono allibiti: «Allucinazione?» avvicinandosi.
Appuratane autenticità: Aum! Aum! Azzannarono avidamente alcuni alimenti appartenenti all’astrusa abitazione.
«Ah accattoni abietti! Arraffoni! Ardite azzannarmi abusivamente abitazione?» anziana altera, arrabbiatissima, aveva avvertito Ansel assieme ad Aretel agitarsi attorno all’area. Ambedue avevano ancora alimenti appartenenti all’abitazione appiccicati addosso.
Angosciante! Acciuffandoli, aspirava ad alimentarsene.
Accantonati all’angolo, accanto all’armadio, aveva accatastato arti, anche… appartenenti ad altri! Aberrante! Aveva ammazzato altri avventori, alimentandosene!
Anziana antropofaga asseragliò ambedue.
Analizzandoli attentamente: «Appaiono allampanati, assai asciutti. Adipe assente! Accidenti!» appurò avvampandosi «Aspetterò! Alimentandoli abbondantemente, accumuleranno adipe!».
Annullandole arresti, asservì Aretel, affidandole attività adatte agli adulti.
Anziana assassina, abbuffava abbondantemente Ansel, ancora asserragliato, aspirando all’accrescimento adiposo.
Avveduto, Ansel, accumulava ali asportate alle anatre assaporate.
Allorquando anziana antropofaga, avvicinandosi attendeva arti, Ansel, abbindolandola, agitava ali… apparendo ancora asciutto.
Andando avanti, anziana ammazzabambini, annoiata, asserì:: «Aretel, adesso aiutami ad arrostirlo!» aprendo ampio armamentario adatto agli arrosti.
Aretel, avvistandola accanto ad armamentario acceso, avventandosi addosso, arrivò ad abbrustolirla.
Avendola ammazzata, afferrarono abbastanza ricchezze appartenenti all’agiata assassina, avviandosi ad andarsene.
Adolfo, affranto, aveva appena atterrato Angelina; avvistando Ansel assieme ad Aretel arrivare, andò ad abbracciarli.
Arricchitosi, andarono avanti agiatamente.

Biancaneve - Tautogramma in B
di Vittoria Alices



Belinda, bellissima baronessa bionda, buscatasi brutta broncopolmonite, boccheggiante baciò Biancaneve, bimba bramata, benedicendola.
Bisognando bambinaia, Babbo Baldo, baccalà, buscò Bifida, balorda badante bieca, bisbetica, bugiarda.
Brutta briccona, bistrattava Biancaneve, biasimandola brutalmente.
Brava bambina, bianca bianca, benché bacchettata barbaramente, bellissima, brillava.
Brutta boriosa, Bifida, bruciandole, borbottava biliosa: «Biancaneve bellissima? Brutti bifolchi! Blaterate baggianate! Badate bene: batterò Biancaneve! Bracconiere bracconiereeee! Bisogna braccarla! Brandisci balestra, beccala!».
Bruno, bracconiere bonaccione, braccata Biancaneve, barò, beffando Bifida: «Biancaneve, batti boschi, barricati! Bifida, bastarda, brama barbarie bestiali! Brutta bega!».
Biancaneve, benedicendolo, batté boschi brumosi.
Brancolando barcollava, bisognava bevesse!
Battendo biforcazioni buie, beccò bellissima baita bassa bassa, biancorossa.
«Bella baita!» bisbigliò bussando.
«Bambini, bambini?».
Benedicendoli, banchettò beatamente: brasato, bacon, broccoli bolliti, banane, biscotti; bevendo buona birra bionda.
Bum bum bum bum! Buffi boscaioli barbuti, bassissimi, battendo badili ballavano baldanzosi. Beccando Biancaneve, bastantemente brilla, bivaccare beatamente, basiti bisbigliarono: «Bizzarro! Bellissima barbona bivacca beata!».
Brontolo, boscaiolo brontolone borbottava: «Brutta bega, brutta bega!».
Biancaneve, balzando, balbettò: «Bravi boscaioli, battei boschi bui, braccata. Bifida, badante bisbetica, bersagliandomi bramava battermi. Bruno bracconiere buono…».
«Basta!» Borbottò Brontolo. «Biancaneve bloccati! Benvenuta!».
Biancaneve, buona badante, benvoluta, ballando brillantava baita.
Bifida brindava. Buffoneggiando baldanzosa, blaterava: «Bandita Biancaneve brillerò beatamente!».
«Bu bugia!» balbettò Benito, badilante balbuziente beninformato «Bru Bruno bra bracconiere blatera bugie beffandoti! Biancaneve, benvoluta, bamboleggia beatamente, baciando bassi boscaioli barbuti!»
Bifida, bellicosa: «Bracconiere, bracconiereeee!».
Bruno bracconiere, beccato, balbettò: «Bellissima Bifida, bastava bandirla Biancaneve…».
Bifida balzò: «Brutto bugiardo! Becero bitorzoluto! Barasti!?» Bastonandolo barbaramente.
Blaterando bestemmie, bevve brodaglia bluastra, bollita ben bene.
Bruttissima befana, butterata, battendo boschi beccò Biancaneve. Bolliva broccoli.
Bifida bussò: «Buongiorno bella bambolina! Bramando bere, baratto bacche balsamiche. Bagnandoti boccuccia bella, buscherai beatitudine! Basterà beccarle!». Biancaneve, bendisposta: «Benvenuta! Bevete, bevete bevanda! Buscherete benefici».
Bevuta bevanda, Bifida bisbigliò: «Biancaneve, becca bacche balsamiche!».
Biancaneve, beneducata, beccò bacche blu barbituriche. Babbea! Barcollando, buscò brutta botta, beccando bordo balconata.
Bum bum bum! Boscaioli barbuti, ballando battevano badili.
Balenando, beccarono brutta befana ballare baldanzosa.
Buuum buuum! Bastonandola brutalmente, batterono Bifida.
Bullonandola, bardarono bellissima bara brillantinata, blindandovi Biancaneve, biologicamente bloccata.
Bernardo, baldo blasonato benestante, bruno, bastantemente bello, bighellonava.
Battendo boschi, beccò Biancaneve, bloccata biologicamente.
«Bellissima!» bisbigliò basito.
Batticuore! Bum bum bum!
Bramando blandirla, bucò bara blindata.
Bastò bagnarle bocca, baciandola. Bacio benefico! Biancaneve, biascicando, bisbigliò: «Baci bene…».
Bellissimo! Biancaneve, Bernardo, boscaioli, brindarono beatamente, bevendo birra.
Bevendone bidoni, brilli, ballarono baldanzosamente

giovedì 8 giugno 2017

Mai mischiare medicinali - Tautogramma
di Vittoria Alices


Molti medicinali, mitigando malanni, mietono morti.
Maria Mandelli, mamma modello, moglie meticolosa, mischiava medicinali: morì mentre mangiava maccheroni (mezze maniche).
Michele, meccanico milanese, morì mentre montava motori.
Martino Misone, medico microbiologo, macerava microcapsule metodicamente, morì medicando Mino, mio marito.
Mai mischiare medicinali!

venerdì 2 giugno 2017

Tremenda Tania - Tautogramma
di Vittoria Alices


Tremila trambusti travagliavano Tania, togliendole tantissimo tempo.
Tipa truce, trattava tutti trivialmente, tormentandoli.
Tuttora tradisce Tobia, timido tranviere toscano, trovandolo troppo tarchiato.
Tobia, temendola terribilmente, tace, tollerando torti tremendi.
Trattando trasporti, terminati turni tosti, torna tremante.
Tania, tutta truccata, tette toste, trascurandolo, tratta tipi truffaldini.