Si sentiva solo, sconsolato,
senza soldi, senza sicurezza.
Solitario senza scampo.
Sposato, separato,
scoraggiato senza stimoli,
stava sempre seduto sulla
sua sgangherata sedia spagliata
suonando sentimentali sinfonie
Schubert sol settima
su sassofono stonato.
Sfuggiva socializzazione.
Sovente si spingeva
sulla strada sottostante,
scrutando squallide
scene serali, scene sesso,
scippi, scorribande scooter.
Saltuariamente scarpinava
su scarponi senza suole
sottili, scegliendo
sentieri sconosciuti,
strade solatie,
spiagge senza sassi.
Se si sentiva stanco
si sedeva sui sedili
scomodi stazione.
Seduto sognava salire
su salde seriche scale
scalando spazi siderali.
Salire, salire, sempre
salire senza soste !
Solo sulle stelle
si sarebbe sentito
soddisfatto !
Sconsolato singhiozzava, scialba sera squallida senza stelle !
R. Margareci